Il turismo che non danneggia

Codice Etico

La crescita economica incide fortemente sulla vita e sulle tradizioni dei popoli, se essa non è ben guidata, può creare inconvenienti maggiori rispetto ai vantaggi: uno sviluppo sconsiderato e mal programmato del turismo può danneggiare irrimediabilmente paesi e popoli. Il turismo moderno deve perciò rispettare l’identità sociale e culturale degli abitanti, l’integrità dell’ambiente naturale e del patrimonio archeologico e architettonico, le capacità di sopportazione dell’ambiente sociale ed economico.

L’ambiente da tutelare è qualche cosa di più della natura, è flora e fauna che vanno mantenuti libere, aria e acqua che vanno mantenute pulite. È ambiente umano, sociale, che va preservato nelle sue tradizioni autonome: solo il rispetto per il diverso e lo spirito di conoscenza e di tolleranza dovranno guidare colui che viaggia.
Il turista è tenuto a comportarsi come un ospite nei paesi che visita: non ne inquinerà l’ambiente con atteggiamenti in contrasto con quelli locali, o dannosi per i suoi abitanti e la loro cultura, si adeguerà alle usanze, cercando di tralasciare le proprie abitudini dimostrando così cortesia, civiltà e intelligenza.

Il turista che va alla scoperta di un mondo a lui nuovo dovrebbe attenersi ad alcune elementari regole di comportamento:

  1. Informarsi su usanze, orari, abitudini alimentari del paese e della sua gente; documentarsi su storia, problematiche ambientali, tensioni politiche e sociali.
    Evitare d’imporre le proprie abitudini è segno di cortesia, civiltà e intelligenza, e riabitua alla pazienza e alla tolleranza.
  2. Chiedere il permesso prima di entrare in proprietà private o luoghi sacri.
    Ottenere il consenso della popolazione locale implica rispetto e onestà.
  3. Pagare alla popolazione locale le merci e i servizi in modo adeguato e non fare mai ricorso alla corruzione o all’inganno.
    Il basso tenore di vita di una popolazione non dà diritto a pensare che le persone possano lavorare gratuitamente.
  4. Non partecipare, né incoraggiare lo sfruttamento materiale, morale e sessuale delle donne e dei minori nei paesi in via di sviluppo.
    Oltre che immorale e contrario alla legge, è abbietto costringere qualcuno a vendersi per sopravvivere.
  5. Non sprecare le risorse energetiche, l’acqua e l’elettricità.
    Quantità normali per noi occidentali, in un paese in via di sviluppo possono bastare a molte famiglie.
  6. Rispettare la natura e il patrimonio archeologico e architettonico: non fare graffiti, non sporcare, non inquinare.
    Questi comportamenti, oltre che riprovevoli, sono illegali e puniti con pesanti sanzioni.
  7. Non appropriarsi di animali selvatici o piante esotiche vive, oggetti d’artigianato fatti con materiali vietati, reperti archeologici, oggetti sacri o d’antiquariato la cui esportazione è vietata.
    Non solo l’esportazione, ma anche il mero possesso o la tentata importazione in Italia di questi beni sono reati perseguibili penalmente.
  8. Prendere tutte le precauzioni per non riportare malattie dai paesi stranieri, così come per non lasciarne.
    Le difese immunitarie di un popolo sono tarate sulle condizioni del loro habitat. Ciò che non è pericoloso per un popolo può essere mortale per un altro.
  9. Dare agli eventi di un viaggio tutto il tempo che si meritano, dilatandoli fino al relax più completo.
    Regalatevi quello che non si può comprare: il senso antico del tempo. Non sentitevi in colpa nel non fare nulla!
  10. Viaggiare con persone che si conoscono e stimano e con le quali ci si trova bene.
    Vale la pena rovinarsi una vacanza per aver litigato con un compagno di viaggio?
  11. Scegliere per l’organizzazione del viaggio un partner capace di individuare tra i servizi esistenti sul mercato quelli migliori e più aderenti alle proprie esigenze.
    Attenzione! Non sempre il viaggio che costa meno è realmente il più conveniente. Chiedetevi sempre perché, e se non riuscite a darvi una risposta sensata, dubitate.
  12. Affidarsi soltanto ad agenzie di provata esperienza.
    Troverete competenza e passione, e la buona riuscita del vostro viaggio sarà garantita sino in fondo dalle assicurazioni a tutela dei viaggiatori richieste dalle leggi comunitarie.

 

 

 

DICHIARAZIONE CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO RICEVUTI NELL’ANNO 2020: La nostra società La Meta srl, con sede in via Bianzanella 11 a Bergamo, P.IVA 04822280964, ha ricevuto da MIBACT (Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo) un contributo a fondo perduto come previsto dal dm 12 agosto 2020. Di seguito il dettaglio:
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